Offensiva di Homs nel 2012

Offensiva di Homs nel 2012
parte della guerra civile siriana
Quartieri di Homs sottoposti a bombardamenti di artiglieria nel febbraio 2012
Data3 febbraio - 14 aprile 2012
LuogoHoms, Siria
EsitoVittoria dell’esercito siriano
  • Numerose vittime civili e ribelli
  • Dal marzo 2012, le forze di sicurezza siriane riprendono il controllo di una mezza dozzina di distretti, controllando il 70% della città.
Schieramenti
Consiglio nazionale siriano Bandiera della Siria Forze di Bashar al-Assad
  • Esercito arabo siriano
  • Miliziani pro-Assad
  • Direttorato d'intelligence dell'Aeronautica militare siriana
  • Shabiha
  • Comandanti
    Tenente Abdul-Razak Tlas
    Cololonello Ahmed Jumrek †
    Gen. Fo’ad Hamoudeh
    Gen. Ghassan Afif[1]
    Gen. Mohamed Maaruf
    Effettivi
    1.000 combattenti7.000 soldati
    Perdite
    140-200 morti
    40 arrestati
    38 soldati uccisi
    19 soldati catturati
    Voci di battaglie presenti su Wikipedia

    L'offensiva di Homs è stata un'operazione dell'esercito siriano contro la roccaforte ribelle di Homs, nell'ambito dell'assedio alla stessa città, condotta a partire dall'inizio del febbraio 2012, e terminata con il cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite.

    L'offensiva iniziò con bombardamenti d'artiglieria da parte delle forze governative, in risposta ad un attacco condotto dall'Esercito siriano libero contro alcuni posti di blocco, che avevano causato la morte di dieci soldati.[2][3] Le forze governative attaccarono la città usando carri armati, elicotteri, artiglieria, razzi e mortai.[4][5][6] Il governo siriano negò che i bombardamenti commessi erano indiscriminati e diede la colpa delle morti civili, incluse quelle di alcuni giornalisti stranieri, ai "gruppi armati" presenti in città.[7]

    I pesanti bombardamenti continuarono il 29 febbraio, mentre le forze armate siriane lanciarono un'operazione di terra per riprendere il controllo del quartiere di Baba Amr.[8] Il governo annunciò che l'esercito era stato inviato in quell'area e la stava "ripulendo" dai ribelli, che l'operazione sarebbe terminata nel giro di qualche ora.[9] In quella fase, secondo alcuni attivisti dell'opposizione, il distretto sarebbe stato tagliato fuori da qualsiasi tipo di comunicazione, elettricità e forniture d'acqua.[10] Scontri violenti continuarono per tutto il giorno, allorché l'esercito siriano dispiegò i carri armati e la fanteria della 4ª Divisione Corazzata. Baba Amr fu definitivamente messa in sicurezza al mattino del 1 maggio, quando le forze ribelli dichiararono di aver messo in atto una "ritirata strategica" dall'area, dopo essere rimasti a corto di armi e munizioni.[11]

    1. ^ “By All Means Necessary!”
    2. ^ 'Hundreds of casualties in army assault on Syria's Homs, su aljazeera.com, Aljazeera, 4 ottobre 2011. URL consultato il 6 febbraio 2012.
    3. ^ Syria Live Blog, su blogs.aljazeera.net. URL consultato il 6 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2013).
    4. ^ Syrian troops bombard sealed-off suburb of Homs, su The Guardian, UK, 9 febbraio 2012.
    5. ^ City of Homs becomes focus of Syria's uprising, su cbsnews.com, AP via CBS News, 11 febbraio 2012.
    6. ^ U.N. Security Council to meet on Syria as violence rages, CNN. URL consultato il 6 febbraio 2012.
    7. ^ (EN) Syria denies massacre of 200 in Homs, in CBS News. URL consultato il 20 febbraio 2017.
    8. ^ (EN) Syrian troops move to retake Homs district Baba Amr, in Telegraph. URL consultato il 20 febbraio 2017.
    9. ^ Oliver Tree, Syria Forces Threaten to 'Clean' Rebel City; Assad Branded War Criminal, in International Business Times, 29 febbraio 2012.
    10. ^ CNN Wire Staff, Fresh diplomatic efforts target Syria, in CNN, 29 febbraio 2012.
    11. ^ Micheal Weiss, The Fall of Homs, su Foreign Policy, 1º marzo 2012.

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